I Migliori Chitarristi secondo Guitar World
Aggiornamenti recenti sulla scena chitarristica Riflettori puntati sulle ultime selezioni di Guitar World, che continuano a rinnovare il dibattito sui migliori chitarristi grazie a un mix di riconoscimenti storici e nuove scoperte. Matteo Mancuso, chitarrista italiano, si conferma tra le rivelazioni più apprezzate per la sua capacità di fondere tecnica avanzata e sensibilità melodica, mentre Muireann Bradley, giovanissima promessa irlandese, sorprende pubblico e critica con un fingerstyle che sta ridefinendo i confini del blues contemporaneo. Le recenti pubblicazioni della rivista, con i loro "Editors' Picks" e le segnalazioni di artisti emergenti, stanno spingendo sempre più in alto i confini dell’innovazione chitarristica, dando spazio a musicisti capaci di reinterpretare i generi tradizionali con un linguaggio nuovo. Joe Satriani si è distinto per le sue performance d’impatto, mentre la scena internazionale si arricchisce di progetti inediti e collaborazioni attese. Il panorama attuale racconta di una chitarra che cambia pelle, tra ritorni eccellenti e nuovi protagonisti pronti a lasciare il segno. La classifica di Guitar World, oggi più che mai, si conferma come una bussola aggiornata per chi vuole orientarsi tra le eccellenze e le novità della sei corde.
Sarai d’accordo anche tu che provare a stilare la classifica dei miglior chitarristi non è un’operazione così agevole.
Inoltre, ci vuole anche una certa conoscenza dello strumento e almeno qualche erudimento in “musicologia” per capire, ad esempio, non solo la bravura di un chitarrista ma anche l’influenza lasciata in quel determinato genere musicale.
Per nulla facile, vero?
Per questo motivo vi proponiamo la classifica dei migliori chitarristi pubblicata dalla rivista statunitense GuitarWorld, che da vari anni si impegna nel redigere classifiche musicali.
Guardiamo quindi assieme questa classifica: chi sarà il migliore chitarrista?
GuitarWorld: criteri utilizzati
Prima di passare direttamente alla classifica, occorre capire meglio i criteri di classificazione adottati dalla rivista americana, al riguardo risulta utile riportare quanto detto dall’editore: “Non è un elenco per indicare chi suona più veloce o con il miglior gusto, sentimento o tecnica — anche se molti chitarristi della nostra lista hanno tutte queste frecce nel loro arco —, è un tributo a quei grandi uomini che hanno fatto la storia della chitarra e lo fanno ogni volta che si collegano ad un amplificatore.”
Forse proprio per questi motivi, la nota rivista musicale è riuscita a pubblicare una delle classifiche più complete – e decisamente più apprezzate rispetto a quella redatta da Rolling Stones – riguardante i migliori chitarristi dell’ultimo secolo.
Infatti, mentre la classifica dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stones ha suscitato non poche polemiche, in questo caso entrano in lista quei nomi clamorosamente esclusi: Malmsteen, Steve Vai, Joe Satriani solo per fare degli esempi — o altri collocati in posizioni poco rilevanti —.
Non male, no?
Scopri i chitarristi che hanno sfornato i migliori assoli nella storia del rock tutti in un’unica list. Vedi la classifica dei chitarristi più bravi.
Cosa ci dice la classifica?
In buona sostanza, potremmo definirla una classifica “meno classica”, rispetto a quella di RS, dato che qui entrano in lista nomi di chitarristi “contemporanei” (dell’ultimo decennio). È per questo che siamo sicuri che la classifica di GuitarWorld.com potrebbe evitare delle polemiche. A votare i migliori chitarristi sono stati in questo caso gli utenti di guitarworld (mentre per la lista di RS a votare erano gli stessi chitarristi, ndR), attraverso una votazione settimanale tra due guitar hero scelti a caso. E come dicevamo, si potrà notare l’inclusione di chitarristi dei migliori gruppi di Heavy Metal al mondo, che non trovarono posto nella classifica di RS.
P.S. La polemica stavolta la scateniamo noi: il primo posto in ogni classifica dei migliori chitarristi dovrebbe spettare sempre e comunque al Sig. “James Marshall Hendrix“, chitarrista leggendario e grande autore musicale.
Ok, l’abbiamo detto, adesso godetevi la classifica.
LA CLASSIFICA DEI MIGLIORI CHITARRISTI (GUITARWORLD)
RANK | CHITARRISTA | GRUPPO |
---|---|---|
1 | Edward Van Halen | Van Halen |
2 | Brian May | Queen |
3 | Alex Lifeson | Rush |
4 | Jimi Hendrix | |
5 | Joe Satriani | |
6 | Jimmy Page | Led Zeppelin |
7 | Tony Iommi | Black Sabbath |
8 | Stevie Ray Vaughn | |
9 | Dimebag Darrell | Pantera |
10 | Steve Vai | |
11 | Randy Rhoads | Ozzy Osbourne/Quiet Riot |
12 | Dave Mustaine | Megadeth |
13 | David Gilmour | Pink Floyd |
14 | Les Paul | |
15 | Duane Allman | |
16 | Robert Johnson | |
17 | John Petrucci | Dream Theater |
18 | Zakk Wylde | Ozzy Osbourne |
19 | James Hetfield | Metallica |
20 | Ritchie Blackmore | Rainbow/Deep Purple |
21 | Angus Young | AC/DC |
22 | Slash | Guns N Roses |
23 | Paul Gilbert | Mr. Big/Racer X |
24 | Buddy Guy | |
25 | George Harrison | The Beatles |
26 | Vernon Reid | Living Color |
27 | Frank Zappa | |
28 | Eric Clapton | |
29 | Billy Gibbons | ZZ Top |
30 | Chet Atkins | |
31 | Dickey Betts | Allman Brothers |
32 | Django Reinhardt | |
33 | Mark Morton | Mastodon |
34 | Mark Tremonti | Creed |
35 | Warren Haynes | Allman Brothers |
36 | Kirk Hammett | Metallica |
37 | Jerry Cantrell | Alice In Chains |
38 | Buckethead | |
39 | Jeff Beck | |
40 | Keith Richards | The Rolling Stones |
41 | Michael Schenker | |
42 | Carlos Santana | |
43 | Yngwie Malmsteen | |
44 | Chuck Berry | |
45 | John Frusciante | Red Hot Chili Peppers |
46 | Jason Becker | David Lee Roth/Solo |
47 | Eric Johnson | |
48 | Joe Bonamassa | Black Country Communion |
49 | Alexi Laiho | |
50 | Dave Murray | Iron Maiden |
51 | Allan Holdsworth | |
52 | Joe Walsh | The Eagles |
53 | Rick Nielsen | Cheap Trick |
54 | Jerry Garcia | Grateful Dead |
55 | B.B. King | |
56 | Lindsey Buckingham | Fleetwood Mac |
57 | Tom Morello | Rage Against The Machine |
58 | Steve Lukather | Toto |
59 | Son House | |
60 | John Lee Hooker | |
61 | Steve Howe | Asia/Yes |
62 | Chuck Schuldiner | Death |
63 | John McLaughlin | |
64 | Albert Lee | |
65 | Pete Townshend | The Who |
66 | Alex Skolnick | Testament |
67 | Johnny Winter | |
68 | George Lynch | Dokken/Lynch Mob |
69 | Kerry King | Slayer |
70 | Michael Angelo Batio | |
71 | Jeff Loomis | Nevermore |
72 | Steve Morse | Deep Purple/ Dixie Dreggs |
73 | Rory Gallagher | |
74 | Ted Nugent | |
75 | Joe Perry | Aerosmith |
76 | Al Di Meola | |
77 | Andy Summers | The Police |
78 | Chris Broderick | Megadeth |
79 | Gary Moore | |
80 | KK Downing | Judas Priest |
81 | Nuno Bettencourt | Extreme |
82 | Ropert Fripp | King Crimson |
83 | Glenn Tipton | Judas Priest |
84 | Malcolm Young | AC/DC |
85 | Jeff Hanneman | Slayer |
86 | Peter Frampton | |
87 | Synyster Gates | Aveneged Sevenfold |
88 | Neil Young | |
89 | Kenny Wayne Shepherd | |
90 | Robin Trower | |
91 | T. Bone Walker | |
92 | Ace Frehley | |
93 | Gary Rossington | Lynyrd Skynryd |
94 | Albert King | |
95 | Jack White | White Stripes |
96 | Mark Knopfler | Dire Straits |
97 | Tosin Abasi | Animals As Leaders |
98 | Derek Trucks | Allman Brothers |
99 | John 5 | |
100 | Wes Montgomery |
La classifica vede vincitore Eddie Van Halen, chitarrista dei Van Halen una band che è riuscita a vendere circa 80 milioni di dischi nel mondo di cui 56 milioni negli Stati Uniti, l’ultimo album della band è del 2012.
Van Halen ha reso famosa la tecnica del tapping, facendo del suono della sua chitarra chiamata Frankestrat — ricavata dall’unione di parti provenienti da più chitarre — un vero marchio di fabbrica.
Tra i vari pezzi in cui si può ascoltare questa particolare tecnica, ne segnaliamo alcuni come: Jump, Panama, Spanish fly — quest’ultimo esempio ripropone la tecnica del tapping su una chitarra acustica: ascoltare per credere.
Bene, senza dubbio la classifica è esaustiva ed eterogenea, se pensi però che sia stato trascurato qualche chitarrista o se pensi che qualcuno meriti un miglior posizionamento, segnalacelo nella sezione commenti.
Considerazioni finali
Molti dei chitarristi presenti nell’elenco sono entrati nella storia della musica e rimarranno negli anni un punto di riferimento per chi comincia a suonare una chitarra e non solo. Vedendo tutti questi nomi all’interno della classifica, risulta singolare provare a chiedersi chi saranno i prossimi Guitar Hero.
Al riguardo, vogliamo soffermarci su una notizia abbastanza recente, parliamo della crisi che ha colpito le più grandi ed importanti case produttrici di chitarre elettriche di sempre: nomi come Gibson ma soprattutto Fender sono passate all’onore delle cronache per i forti debiti accumulati sia per la gestione ultimamente deficitaria delle aziende sia per la crisi di vendite che ha colpito il mercato delle chitarre elettriche.
Ma perché c’è stata questa crisi?
Onestamente non è una domanda semplice. Vi sono tutta una serie di fattori da considerare, la cosa certa è che, mai come ora, la musica è diventato un oggetto di consumo: è veloce da scaricare, si può sentire ovunque, ci sono anche delle app per imparare a suonare. Non è neanche solo una questione di “mercato musicale” — la chitarra elettrica non è solo “rock” ma tocca molti generi musicali — il problema forse è da ricercare nel fatto che, in questa società dove tutto scorre così veloce, si è forse persa un po’ la pazienza di voler imparare e di voler sognare. I dati che riportano un tasso di abbandono del 90% al primo anno di studio di chitarra, sembra confermare questa lettura.
Ad ogni modo, è probabile che sia una crisi ciclica e che prima o poi si avrà di nuovo un cambio di tendenza, ma per velocizzarla, sicuramente ci vorrebbe un nuovo “fenomeno”, un nuovo “Jimi Hendrix”.
In un panorama musicale in continua trasformazione, la classifica di Guitar World rappresenta una vera istantanea dei chitarristi che hanno lasciato un segno indelebile, sia per la tecnica che per l’impatto culturale. L’inclusione di artisti contemporanei e di generi spesso trascurati sottolinea l’evoluzione del gusto e la necessità di aggiornare continuamente il canone musicale. Eddie Van Halen, con la sua creatività rivoluzionaria, emerge come simbolo di una generazione che ha saputo riscrivere le regole, ma non è l’unico nome a ricordarci il valore dell’innovazione. Questa selezione non è solo una celebrazione del passato, ma anche un invito a guardare avanti: l’eredità di questi chitarristi vive nelle mani e nelle idee delle nuove leve, pronte a sorprendere e ispirare. In un’epoca in cui le abitudini musicali cambiano rapidamente, il vero segreto resta la capacità di emozionare e di reinventarsi. Lasciarsi guidare dalla curiosità e continuare a scoprire nuovi talenti è forse il modo migliore per rendere omaggio a chi ha fatto la storia. Come ha insegnato Hendrix, la chitarra è prima di tutto uno strumento di libertà e di espressione personale: il viaggio, in fondo, non è mai davvero finito.