Classifica delle Migliori Paste Italiane
Le ultime notizie sul mondo della pasta italiana confermano quanto il settore sia in continua evoluzione, tra rivalità storiche e nuovi protagonisti. La recente classifica di Gambero Rosso ha acceso i riflettori su Garofalo e sulla sua Pasta di Gragnano IGP, riconosciuta per la qualità della materia prima e la tenuta in cottura, seguita da marchi della grande distribuzione che puntano su tracciabilità e innovazione nei processi produttivi. La tendenza più evidente è la crescente attenzione verso la provenienza del grano e la trasparenza della filiera, con alcuni produttori che garantiscono la tracciabilità fino al singolo campo e investono in tecniche di macinazione tradizionali. Allo stesso tempo, la sfida tra pasta artigianale e industriale si fa sempre più sottile, grazie a lavorazioni come la trafilatura al bronzo e alla ricerca di una texture ruvida e corposa, anche nei prodotti da scaffale. L’ultima curiosità emersa riguarda i tempi di cottura: alcuni marchi sono stati penalizzati per la difficoltà di ottenere una pasta perfettamente al dente, segno che la qualità si misura anche nella semplicità di un gesto quotidiano.
Quali sono i migliori marchi di Pasta in Italia?
Ogni volta che andiamo al supermercato dovremmo farci moltissime domande prima di scegliere il tipo di pasta da comprare. Scegliere se comprare pasta artigianale o industriale, decidere quale marca preferiamo, il tipo, e chi più ne ha più ne metta. Insomma, avere qualche consiglio su quale sia la pasta italiana migliore potrebbe aiutarci ad avere meno dubbi quando andiamo a fare la spesa. Tra i vari consigli e commenti sul web abbiamo scoperto che sempre meno persone mangiano pasta, e che chi continua a comprarla ha deciso di prendere più che altro quella artigianale.
Per questo motivo abbiamo deciso di svelarvi le dieci migliori paste artigianali secondo la classifica di Dissapore.
Classifiche delle migliori marche di Paste Italiane
1 – Spaghettoni Cavaliere: di un formato perfetto, è considerata la pasta migliore del mondo, ed è prodotta a Maglie, in provincia di Lecce, direttamente dalle colline pugliesi.
2 – Calamarata Afeltra: una trentina di formati con un mix tra le migliori semole e l’acqua delle sorgenti dei Monti Lattari. Questa buonissima pasta arriva dal Pastificio Giuseppe Afeltra a Gragnano, in provincia di Napoli.
3 – Paccheri Pastificio dei Campi: restiamo a Gragnano, in provincia di Napoli, con una pasta lavorata con i migliori grani duri italiani.
4 – Spaghettoro Verrigni: sono inimitabili lo spaghettoro e il fusilloro di Roseto degli Abruzzi, lavorati su trafile d’oro, come dice il nome.
5 – Ruote Cavalieri: considerate come un vero e proprio lusso, le Ruote Cavalieri, come gli Spaghettoni, sono tra le migliori paste del mondo, e sono prodotte a Maglie, in provincia di Lecce.
6 – Sedani Monograno Felicetti: siamo a Predazzo, nel pastificio più a Nord d’Italia, con una produzione di 60 tonnellate di pasta al giorno.
7 – Fusilli Gentile: torniamo a Gragnano, in Provincia di Napoli, per 40 formati tradizionali con grano coltivato in Puglia. Accanto al pastificio si trova la Maccheroneria per provare prima di comprare.
8 – Radiatori Garofalo: pasta di alta qualità, da Garofalo, pastificio industriale a Gragnano, in Provincia di Napoli.
9 – Fusilli Leonessa: impianti moderni e lavorazione tradizionale per questa pasta trafilata in bronzo con essicazione lenta, proveniente da Cercola, in provincia di Napoli.
10 – Chitarre Mancini: un’ottima pasta, che asciuga lentamente, proveniente da un pastificio in mezzo ad un campo di grano a Monte San Pietrangeli, nelle Marche.
La varietà e la ricchezza delle paste italiane rispecchiano la complessità di un patrimonio gastronomico in continua evoluzione. La crescente attenzione verso la pasta artigianale riflette un desiderio di autenticità e qualità, che si traduce nella scelta di prodotti realizzati con grani selezionati, lavorazioni tradizionali e una cura particolare nei dettagli. La classifica proposta offre una panoramica delle eccellenze del settore, evidenziando le diversità geografiche, le tecniche produttive e le sfumature sensoriali che rendono unica ogni tipologia. Distinguere tra artigianale e industriale resta un aspetto centrale per orientarsi in modo consapevole tra gli scaffali: conoscere l’origine e il metodo di produzione aiuta a valorizzare le differenze e a soddisfare le proprie esigenze di gusto e sostenibilità. Sperimentare nuovi marchi e varietà rappresenta un modo concreto per avvicinarsi alla cultura della pasta, scoprendo come piccoli dettagli possano fare la differenza nel piatto. Guardando al futuro, il mercato della pasta italiana continuerà probabilmente a premiare chi saprà coniugare tradizione e innovazione, offrendo prodotti capaci di soddisfare consumatori sempre più attenti e informati.