I personaggi con il Quoziente Intellettivo più alto della storia
L’interesse verso chi possiede un quoziente intellettivo fuori dal comune non accenna a diminuire, alimentato anche da recenti aggiornamenti che riportano all’attenzione figure iconiche come Marilyn vos Savant, ancora oggi riconosciuta dal Guinness dei Primati per il suo QI record di 228. Un nuovo articolo pubblicato a maggio 2025 ha rilanciato la sua centralità nel dibattito sull’intelligenza, evidenziando il ruolo duraturo della sua rubrica su Parade e la sua influenza nella divulgazione di problemi logici e matematici. Il tema resta attuale non solo per la curiosità verso i punteggi straordinari, ma anche per le continue discussioni accademiche sui criteri di misurazione del QI e sul loro reale significato. Non emergono, dalle ultime cronache, nuovi ingressi ufficiali nelle classifiche mondiali, ma la figura di vos Savant si conferma punto di riferimento e simbolo di questa affascinante ricerca dei limiti dell’intelligenza umana. Curiosità, dibattito scientifico e aggiornamenti sulle personalità più brillanti si intrecciano così in un racconto che continua ad appassionare sia il pubblico sia la comunità scientifica, offrendo spunti di riflessione sempre più attuali.
Grazie ad alcuni test per misurare l’intelligenza umana, si può scoprire il punteggio del Quoziente Intellettivo (Q.I). Il primo test d’intelligenza risale al 1905 ed è conosciuto come Scala Binet-Simon, grazie al suo ideatore Alfred Binet, psicologo francese. Secondo i suoi studi, un Q.I normale va dagli 85 ai 115 punti secondo la Scala Standford-Binet, ma l’1% delle persone al mondo raggiunge addirittura un punteggio superiore ai 135. Con il passare degli anni vari test sono stati svolti per verificare il livello di intelligenza delle persone e in questa classifica si troveranno molti nomi storici, dal Quoziente Intellettivo molto molto alto. Scopriamo insieme le nostre dieci posizioni, grazie a SmartWeek.
1- Johann Wolfgang von Goethe: considerato come la più grande figura letteraria tedesca nell’era moderna, Goethe fu poeta, romanziere, saggista, drammaturgo, scienziato, registra teatrale, critico e artista. Fu il rappresentante centrale e insuperabile del movimento romantico.
2 – Leonardo Da Vinci: grande pittore, scultore, disegnatore, architetto ingegniere e figura importante del Rinascimento umanista.
3 – Emanuel Swedenborg: scienziato, mistico cristiano, filosofo e teologo che dedicò la sua vita ad interpretare la Parola di Dio.
4 – Gottfried Wilhelm von Leibniz: filosofo tedesco che scrisse soprattutto in latino e francese. Ebbe un ruolo molto significativo nella politica, nella filosofia e nella matematica.
5 – John Stuart Mill: filosofo, economista ed esponente dell’utilitarismo.
6 – Blaise Pascal: matematico, fisico, filosofo religioso e maestro di prosa francese.
7 – Ludwig Wittgenstein: considerato il più grande filosofo del ventesimo secolo, ha esercitato un potente fascino su artisti, drammaturghi, poeti, romanzieri, musicisti, registi.
8 – Bobby Fischer: un maestro di scacchi americano che nel 1958 riuscì a diventare il più giovane campione nella storia. Nel 1972 vinse il campionato del mondo.
9 – Galileo Galilei: grande astronomo e matematico italiano. Rivoluzionò la storia del moto, la filosofia naturale e l’astronomia. Per difendere la propria opinione che la Bibbia contenesse degli errori finì al processo dell’Inquisizione.
10 – Madame De Stael: donna di lettere e propaganda politica, ottenne la fama scrivendo romanzi, opere teatrali e saggi e mantenendo un salone per intellettuali
Leggiamo quindi i punteggi del Q.I. di ognuno di questi personaggi. Vai a pagina 2.
L’analisi delle vite e delle opere di queste straordinarie personalità offre uno spunto prezioso per riflettere su come il Quoziente Intellettivo sia stato spesso associato a grandi conquiste in ambito scientifico, letterario, filosofico e artistico. Tuttavia, emerge chiaramente come il valore numerico del Q.I. rappresenti solo una delle tante sfaccettature dell’intelligenza umana e della capacità di incidere sul progresso collettivo.
La presenza di figure così eterogenee nella classifica sottolinea quanto il talento e la creatività possano manifestarsi in forme diverse, spesso non riconducibili a una semplice misurazione. In questo senso, il Q.I. resta uno strumento utile ma non esaustivo per comprendere l’eredità lasciata da queste menti illustri.
Guardando alle storie raccontate, il vero valore sembra risiedere nella capacità di ciascun individuo di tradurre il proprio potenziale in contributi concreti per la società. Un invito, quindi, a considerare l’intelligenza come un percorso complesso e multidimensionale, in cui il talento si esprime non solo attraverso il calcolo, ma anche attraverso l’immaginazione, la passione e l’impatto duraturo delle proprie idee.