I più grandi Hacker di tutti i tempi
Mentre la figura dell’hacker continua a esercitare un fascino ambiguo tra mito e realtà, il panorama della cybersecurity si arricchisce di nuovi sviluppi e protagonisti che ridefiniscono costantemente i confini dell’etica digitale. Oggi, alcuni dei nomi storici più noti del settore sono diventati punti di riferimento per la sicurezza informatica, offrendo la loro esperienza alle aziende e alle istituzioni più esposte alle minacce digitali. Kevin Mitnick, una volta temuto per le sue incursioni nei sistemi più protetti al mondo, è ora riconosciuto come consulente e formatore per la prevenzione degli attacchi di social engineering. Allo stesso modo, George Hotz si distingue per l’impegno nel proteggere le nuove frontiere tecnologiche, sviluppando sistemi anti-hacking per la guida autonoma e ricevendo riconoscimenti per l’innovazione. L’attenzione globale resta alta anche per temi come la sicurezza delle criptovalute, con dati recenti che mostrano l’aumento dei furti digitali e sottolineano la necessità di nuove strategie di difesa. Le storie di questi hacker, tra riabilitazione personale e innovazione, testimoniano come il confine tra minaccia e risorsa sia oggi più sottile che mai, riflettendo la rapida evoluzione delle sfide nel mondo digitale.
Alcuni hanno creato non pochi grattacapi alle autorità, altri anche danni spesso ingenti e per questo puniti con sanzioni anche dure. Tuttavia la figura dell’hacker affascina e intriga, infatti, alcune storie di questi pirati sono diventate dei film di successo, come ad esempio la storia di Kevin Mitnick, nel film Takedown.
Oggi la maggior parte dei pirati lavorano per organizzazioni governative oppure hanno avviato imprese per la sicurezza informatica, quindi sono passati dalla parte della legge e proteggono le reti da altri hacker.
Kevin Mitnick
Da ragazzo la sua passione era quella di riparare oggetti elettronici, nel tempo scopre di essere avere una certa affinità con il computer e modem. Iniziò cosi a fare cracking, cioè violare sistemi informatici collegati a Internet, impossessarsi così dei dati altrui commettendo violazione simile al furto. La sua prima condanna fu quando appena diciassettenne, si impossessò dei manuali informatici di alcune grandi compagnie telefoniche, negli anni subì altre condanne e poi l’arrestato nel 1995, oggi è a capo di un’azienda che offre servizi di sicurezza informatica.
Gary McKinnon
È un programmatore e hacker britannico. E’ stato accusato dagli Stati Uniti, per essersi introdotto nei server della Nasa e di altri militari. Gary ha poi dichiarato che voleva trovare documenti dell’esistenza degli Ufo, dicendo di essere sicuro che i militari americani siano in possesso della tecnologia dell’antigravità e che il Governo americano vuole tenere tutto nascosto evitando la diffusione dell’energia gratuita per tutti.
Vladimir Levin
Hacker russo, nel 1995 entrò nel sistema dei computer della Citybank, rubando 10 milioni di dollari da molti conti correnti. La sua genialità fu che per entrare nel sistema bancario che riuscì a violare forzando la crittografia dinamica, riuscendo a entrare nei data base della banca spiando i conti dei clienti rubando somme ingenti. Fu condannato a tre anni di carcere con la restituzione di 240 mila dollari.
Nel panorama della tecnologia, la figura dell’hacker rimane uno dei simboli più controversi e affascinanti. Se ieri le storie di Mitnick, McKinnon e Levin facevano scalpore per la loro capacità di violare sistemi apparentemente inviolabili, oggi la realtà informatica si è profondamente trasformata. La crescente complessità delle reti digitali e la centralità della cybersecurity hanno portato molti ex hacker a diventare consulenti e alleati nella difesa dei dati. Questo percorso dimostra come le competenze nate ai margini della legalità possano diventare strumenti preziosi per la sicurezza collettiva. Gli episodi del passato ci ricordano che il confine tra minaccia e risorsa è spesso sottile e in costante evoluzione. Nell’era digitale, la sfida principale non è solo proteggere le informazioni, ma anche saper interpretare le nuove forme di attacco e difesa che emergono ogni giorno. Per chiunque si avvicini al mondo della tecnologia, diventa essenziale mantenersi aggiornati e sviluppare una consapevolezza critica: solo così sarà possibile comprendere davvero l’impatto che gli hacker, ieri come oggi, continuano ad avere sulla nostra società connessa.